lunedì 13 febbraio 2017

RECENSIONE: "Carve the Mark" di Veronica Roth

Carve the Mark - I predestinati
Editore: Mondadori Chrysalide
Autore: Veronica Roth
Genere: Fantasy

In una galassia lontana, dove la vita degli uomini è dominata dalla violenza e dalla vendetta, ogni essere umano possiede un "donocorrente", ovvero un potere unico e particolare, in grado di determinarne il futuro. Ma mentre la maggior parte degli uomini trae un vantaggio dal dono ricevuto in sorte, Akos e Cyra non possono farlo. Al contrario, i loro doni li hanno resi vulnerabili al controllo altrui. Cyra è la sorella del brutale tiranno Shotet Ryzek. Il suo donocorrente, ovvero la capacità di trasmettere dolore agli altri attraverso il semplice contatto fisico, viene utilizzato dal fratello per controllare il loro popolo e terrorizzare i nemici. Ma Cyra non è soltanto un'arma nelle mani di un tiranno. La verità è che la ragazza è molto più forte e in gamba di quanto Ryzek pensi.
Akos appartiene al pacifico popolo dei Thuve, e la lealtà nei confronti della famiglia è assoluta. Quando lui e il fratello vengono catturati dai soldati Shotet di Ryzek, l'unico suo pensiero è di riuscire a liberarlo e a portarlo in salvo, costi quel che costi. Quando poi viene costretto a entrare a far parte del mondo di Cyra, l'ostilità tra i loro due popoli sembra diventare insormontabile, tanto da costringere i due ragazzi a una scelta drammatica e definitiva: aiutarsi a vicenda a sopravvivere o distruggersi l'un l'altro.

RECENSIONE
Non ho altre parole per dire quanto mi sia piaciuto. MERAVIGLIOSO.



Non ci troviamo più sulla terra come in Divergent, stavolta la Roth ha cambiato direttamente sceneggiatura portandoci nella galassia ed esplorando i vari mondi di cui essa è formata, con i propri popoli e la propria cultura. 
Ma soprattutto i loro “donocorrenti” ma non solo, di questa nuova avventura ne fanno parte gli Oracoli capaci di prevedere il futuro di ogni persona, il destino. E poi ci sono i “Predestinati” persone di cui il percorso non è stato scritto, può cambiare ma la fine sarà sempre la stessa.

Akos, è uno dei predestinati, fa parte del popolo “Thuve”, in cui l’unica cosa che conta è la lealtà verso la sua famiglia e nel corso del libro scoprirete cosa sarà disposto a fare per salvare quelli che ama, anche a caro prezzo.
Cyra, non è stata altrettanto fortunata, non è nata in una famiglia dove ci si ama l’un l’altro come Akos, ma in una famiglia o meglio, tutto un popolo che vive costantemente combattendo, in cui esiste solo la violenza.

Come tutti, anche Cyra ha un suo “donocorrente” ma invece di essere un dono per lei è una vera e propria maledizione. A causa di suo fratello Ryzec ed il suo dono, Cyra ha sviluppato il suo dono da piccola provocando dolore a chi la tocca e a se stessa, in ogni singolo secondo della sua vita, soffre costantemente tanto da mancarle il fiato o da perdere i sensi quando il dolore è più forte.

Dopo la morte de genitori, Ryzec non fa altro che costringere Cyra a infliggere del male alle persone, o lui avrebbe rivelato un segreto terribile per cui Ryzec la odia profondamente.
Ogni “Predestinato” ha un fato, un destino a cui non può scappare, e Ryzec giocherà tutte le sue carte per non far avverare la sua profezia.
Rapirà i due figli della famiglia reale di Thuve, Eliaj e Akos. Elijah è il prossimo oracolo e Ryzec ha bisogno di qualcuno capace di vedere il futuro per evitare il suo destino. Non solo, rapisce anche Akos perhè lui, o meglio il suo corpo disattiva i poteri degli altri con un solo tocco, e il suo compito sarà quello di stare al fianco di Cyra, aiutarla a sopportare il suo dolore.

A parte gli scherzi, ma io Cyra e Ryzec per me sono loro XD
 

Io adoro la Roth, l’ho amata quando ha scritto divergent sebbene cominciassi una saga solo per il film, me ne sono innamorata. Mi sono innamorata dell’ambientazione e dei personaggi, spesso resto delusa. Quando si tratta di serie nuove su cui viene fatta tanta, ma tanta pubblicità cerco di ignorare le vocine che mi dicono *sarà bellissimo vedrai* appunto per non aspettarmi mai nulla e restarne delusa.
 In realtà per “Carve the Mark” ho cercato di non crearmi aspettative, pensavo che sarebbe stato “carino” e invece ancora una volta, proprio come per Tris e Quattro, mi ha rapito il cuore. 
Anche Cyra e Akos mi hanno rapito il cuore.
Akos per il suo essere fedele alla sua famiglia, per voler salvare suo fratello a tutti i costi da una persona crudele che non ha amore da dare, perfino per sua sorella, che riesce a vedere del buono in Cyra perfino quando lei non vede una via d'uscita.
 Cyra che viene costantemente a contatto con il dolore del suo potere, ma anche con il dolore degli altri e l’odio che suo fratello prova per lei.
Ma Cyra è tutto fuorchè debole. E’ battagliera, è sofferenza ma mai lo da a vedere, il suo potere la distrugge così come fa suo fratello la distrugge costringendola a torturare le persone fino ad ucciderle.
E’ evidente che ogni giorno che passa, Cyra stia sempre più male e nessuno può aiutarla, fino a quando insieme a Eilaj, ryzsec rapisce anche Akos.
Non capiamo il perché, Eiljah è l’oracolo, ma Akos?

La storia è ben strutturata, ammetto di aver pensato a “Io sono buio” perché la storia parte proprio dagli inizi, il popolo Thuve, quello Shotet, le due famiglie principali con Akos e Cyra ancora bambini, le lotte contro gli uni e gli altri. Diciamo una piccola finestra sul mondo che poco a poco scopriamo in un crescendo fino ad arrivare appunto ai sedici anni di entrambi.
Akos viene catturato con suo fratello intorno agli undici anni ma viene mandato nell’esercito e poi far ritorno solo a sedici anni.
Da quel momento in poi, lui sarà l’ombra di Cyra. Perché solo lui può disattivare il potere di lei, che le infligge dolore giorno e notte. Ma Cyra non vuole che qualcuno la protegga così lui le produce un antidoto con i fiori del silenzio, in cambio lei gli insegnerà a combattere e tutte le tecniche.

Il rapporto che si crea tra di loro è unico e silenziosamente ho tifato per loro, perché li adoro un sacco, ad ogni piccola emozione tra di loro, ad ogni parola svelata mi saltava un battito dall’emozione, perché  il dolore di Cyra ti entra talmente tanto sotto pelle che ad un certo punto con Akos lei comincia a respirare sul serio. Per Cyra, Akos diventerà la sua forza ma anche la sua debolezza e Ryzec lo sa.
 Farà di tutto per combattere la sorella ora che lei ha scelto da che parte stare.

Questo nuovo mondo che ha creato la Roth è meraviglioso, è geniale sotto ogni punto di vista, e spero che ci abbia pensato due volte prima di ripescare il finale di Divergent perché sul serio. Non posso proprio sopportare un’altra fine così. LA roth mi avvolge il cuore con i suoi personaggi, me li fa amare, ve li fa amare come nessun’altro al mondo.








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