venerdì 16 settembre 2016

RECENSIONE: "Flawed - Gli Imperfetti" di Cecilia Ahern

Carissime lettrici, voglio dirvi una cosa importantissima. Ieri sera ho finito “Flawed – Gli imperfetti” di Cecilia Ahern edito dalla Deagostini. Vi prego. Leggetelo è dannatamente bello.


   Flawed - Gli imperfetti   
Serie: Flawed#1
Autrice: Cecilia Ahern
Genere: Distopico
Casa Editrice: Deagostini
Costo: 14,90 euro

In un futuro non molto lontano, il giudice ​Crevan conduce una spietata guerra contro l’immoralità. È lui e lui solo a decidere chi è un cittadino modello, e chi invece è un “imperfetto”, un essere Fallato da marchiare a ​ ​ fuoco con una ​F sulla pelle e da allontanare dalla società civile. Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan. Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D’un tratto tutto ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più. Perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di aiutare il pover’uomo e quella decisione cambia la sua vita in un attimo. Allontanata dalla famiglia, arrestata e umiliata, la ragazza viene ​ ​ trascinata in processo davanti a Crevan. E proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna a essere marchiata a fuoco come Fallata. Sarà durante il processo che la strada di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un Fallato misterioso e affascinante: l’unico amico su cui d’ora in poi Celestine potrà contare.
    RECENSIONE     
  
Mi rimangio tutto. Nel W...W...W...Wednsday, ho detto che non sapevo cosa pensare su Flawed dopo aver letto le prime pagine e invece ora sono qui, triste, angosciata e desiderosa di leggere il seguito...che uscirà in America ad Aprile. 
Vi rendete conto in che guaio mi sono cacciata? 
Prima che inizi a parlare a manetta, e credetemi non sapete quanta voglia ne ho, vi racconto un po' di cosa parla e soprattutto devo dire che non leggevo un distopico così bello da tanto, tantissimo tempo. E pensate che Cecilia Ahern è conosciuta per libri romantici e strappalacrime, leggendo i ringraziamenti sono stata davvero sconvolta nel vedere che questa storia è nata in sole poche settimane, a parte il lavoro dell'editing,
 va bene la smetto. Ne parliamo più tardi.



Chi è la protagonista? Celestine è una ragazza di quasi diciotto anni, è praticamente perfetta, ha buoni voti, è intelligente ed è fidanzata con Art, il figlio del giudice Crevan, nonchè presidente della Gilda.
La Gilda è un'organizzazione nata dopo una grave crisi economica formata da giudici che hanno il compito di tenere l'ordine tra i cittadini. Sì... Ma in che modo? Ci sono 5 tipi di punizione a seconda del crimine commesso.  Le persone ricevono un marchio ogni volta che non rispettano le regole, una F marchiata su una parte del corpo: 
La tempia in caso di decisione sbagliata
La lingua in caso di menzogna.
Il palmo della mano destra in caso di furto ai danni della società.
Il petto, vicino al cuore, in caso di slealtà nei confronti della Gilda.
La pianta del piede destro in caso di deviazione dalle regole imposte dalla società.
Ma la verità è che questa non è la punizione peggiore, perchè una volta marchiato la tua vita cambia radicalmente. I Fallati non vanno in carcere, ma comunque vengono disprezzati dalle persone e isolati e considerati persone che non hanno il diritto di vivere, praticamente.
Celestine è cresciuta nella paura di commettere errori, come tutti d'altronde ed ogni volta che sentono le sirene, sanno che sta per succedere qualcosa di brutto e che qualcuno verrà portato via dalla Gilda per essere processato. Penso che Celestine abbia tutto il diritto di aver paura, anche perchè perfino aiutare un Fallato la rende colpevole, le leggi sono troppo severe e non sa mai quando  potrebbe aver commesso un errore.
Celestine vive con i suoi genitori e sua sorella June, mentre al suo fianco da pochi mesi come fidanzato ma da tutta la vita come amico, c'è Art il figlio del giudice Crevan. 

Ho cominciato a provare questi sentimenti per Art solo sei mesi fa. Siamo amici da quando abbiamo dodici anni, e l’insegnante ci ha fatto sedere vicini il primo giorno di scuola. Uscivamo insieme nello stesso gruppo, io con le mie amiche, lui con i suoi, eppure ci ritrovavamo sempre a fianco a fianco. Anche se abitiamo uno di fronte all’altra, non ci vedevamo mai da soli. Ma poi quando sua madre è morta, un anno fa, Art ha cominciato improvvisamente a cercare la mia compagnia, fregandosene di quello che potevano pensare gli altri. Venivamo qui a parlare e lui, sfogandosi, ha imparato un po’ alla volta ad accettare la morte di sua madre, consumata lentamente dal cancro. Il dolore di Art si è affievolito a poco a poco, e il motivo principale dei nostri incontri – la possibilità di sfogarsi – si è trasformato in qualcos’altro. 

Fino a quando, tutto cambia. Una mattina sull'autobus per andare a scuola, Celestine cerca di aiutare un anziano a sedersi perchè sta male e non riesce a respirare, sotto gli occhi di sua sorella June e Art e l'intero pullman. Quando sente l'arrivo delle sirene, pensa che siano per il signore che si è sentito male ma invece di prendere lui, prendono lei. Accusata di aver aiutato un Fallato. 
Ed è proprio da questo momento in poi che le cose cambiano del tutto, momenti che ti lasciano completamente a corto di fiato e tu sei lì, in quella cella con Celestine che dopo aver passato tutta la vite cercando di  essere perfetta si ritrova condannata per aver avuto il coraggio di aiutare una persona in difficoltà invece che lasciarla morire sotto gli occhi di tutti. La spingono a mentire, ma Celestine, lasciatemelo dire, è una protagonista con insomma,, avete capito. Coraggiosa  fino alla fine anche se non se ne rende conto, ma per fare quello che fa ce ne vuole di coraggio e non è da tutti.
Avrà i suoi alleati e  i suoi nemici, ma non sempre ci si può fidare delle persone che si ha accanto. 

Celestine diventa un simbolo per gli uni e gli altri, in bene o in male, le persone iniziano a pensare che forse le leggi sono eccessive, ma Crevan non permetterà che questo accada, ferendola in tutti i modi possibili, ma come vi ho già detto, Celestine ha davvero coraggio da vendere.

Ma non è tutto, durante i suoi giorni in cella, conosce Carrik, più che conoscerlo, si guardano da lontano, sguardi dentro sguardi, si studiano, si osservano separati da una parete di vetro.

Si precipita dentro di corsa, come se non vedesse l’ora di arrivare. Mi guarda preoccupato. Grandi occhi neri, ansiosi, disorientati. Entra in cella e va dritto alla parete che ci separa. Ricordo il primo giorno, quando non ha fatto altro che darmi le spalle. Questa volta appoggia la mano sinistra sul vetro. Non so cosa stia facendo, ma vedo che non la toglie e allora capisco. Mi avvicino al vetro e sollevo il braccio, premendo il palmo contro la lastra fredda, in corrispondenza del suo. La mia mano sembra quella di una bambola, in confronto a quella di Carrick, e mi rendo conto che il vetro che pensavo ci separasse in realtà è l’unica cosa che ci lega. Ci appoggio la fronte, e lui sposta la mano verso il mio viso, e poi di nuovo contro il mio palmo. 

Seppur per poco tempo, ho capito come Celestine che Carrik è WOW. Me ne sono innamorata dal primo istante, il legame tra di loro è scoppiato nel momento in cui si sono guardati fino al loro ultimo incontro nelle prigioni, tutte quelle emozioni mi hanno letteralmente sconvolta dentro. 

I nostri sguardi si incontrano. Il suo è deciso, e lascia un segno su di me. «Verrò a cercarti» dice Carrick, cogliendomi di sorpresa. Ha un timbro forte, profondo. 

Non pensate "Eh ma erano in due prigioni separate che cosa poteva mai accadere?"  Il fatto è che tutti e due si sono trovati in situazioni più grandi di loro in cui nessuno dei due ha avuto scelta, colpevoli di aver fatto qualcosa che ritenevano giusto ma sbagliato per la società.

Non vorrei parlare troppo ma credetemi me ne sono completamente innamorata, ho sentito che viene paragonato a Divergent, ma vi assicuro che non ha nulla di Divergent, oppure a Delirium, saga che ho amato ed è praticamente una delle mie preferite, forse sì, ma solo per quanto riguarda lo sfondo della società, ma per il resto è completamente diverso.  
Ci tengo a dirvi che è una storia che vi scombussolerà da dentro, e vi giuro che se non fosse stata notte fonda (perchè sì, ho letto fino alle 6 del mattino, dovevo assolutamente sapere come finiva) giuro, avrei urlato per tutta casa OH MIO DIO CELESTINE! e anche molti CARRIK TI AMO. E tanti BACIATEVI SUBITO, ma spero a questa pecca, l'autrice rimedi nel prossimo libro. 
Vi ho già detto che morirò in attesa del seguito? E non posso leggerlo nemmeno in inglese! Voglio morire!  Vi prego, almeno fatemi compagnia durante l'attesa del prossimo, ne ho davvero bisogno.

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